Parole per l'anima

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COME LASCIARE ANDARE? CHI VINCERÀ TRA L' EGO O L' ANIMA?

COME LASCIARE ANDARE? CHI VINCERÀ TRA L' EGO O L' ANIMA?

  • Francesca Di Sarno

Molto spesso ci attacchiamo alle persone, alle relazioni, alle situazioni che non vanno più bene per noi o che ci fanno stare male come farebbe un bambino con il suo orsacchiotto.

I genitori, parlando con il bambino, lo preparano a ciò che sarà, spiegandogli che pian piano dovrà lasciare andare l'orsacchiotto e mettere da parte i giochi, per passare ai libri e allo studio, perché sta crescendo.

Il bambino, sentendo quelle parole, inizia a battere i piedi, fare i capricci, piangere, e urla ai propri genitori:

"Siete brutti e cattivi!Non è giusto! Teddy è sempre stato con me! Lui mi vuole bene e io gli voglio bene! Non mi ha mai lasciato solo!

Non gli posso fare questo! Noi siamo amici! Staremo sempre insieme!"

I genitori, più adulti e maturi, di fronte alla reazione istintiva di rifiuto del bambino, si guardano improvvisamente tra loro e poi inteneriti lo guardano con compassione e gli parlano con Amore.

Comprendono che lui avrà bisogno di ancora un po' di tempo, per abituarsi all'idea ed accettare che le cose attorno a lui stanno cambiando, perché sta crescendo e, come un abito che ormai sta stretto, dovrà necessariamente passare ad altro, consapevoli che il bambino non potrà andare alle scuole medie con l'orsacchiotto nello zaino.

Ecco ora portiamo questo discorso su un altro piano.

Spostiamo l'attenzione su ciò che avviene dentro di noi di fronte ai cambiamenti esistenziali o quando dobbiamo allontanarci da situazioni personali, relazionali, professionali che ci fanno stare male.

Di fronte all'idea di riconoscere e prendere atto che una situazione ci sta stretta, non è più adatta a noi, perché diventata tossica o sterile per il nostro benessere, perché non ci consente di nutrire e nutrirci, di ricevere stimoli preziosi che ci portino ad evolvere a livello personale, relazionale o professionale e di fare del nostro meglio per essere gratificati e gratificare a nostra volta, si fa fatica a "lasciare andare".

In questi casi, davanti a questo scenario deleterio, si apre il sipario ed entra in scena il nostro Ego, il nostro "Io Bambino", il nostro Bambino Interiore ferito, mettendo in atto il suo antico copione, scritto sulla base dei suoi irrisolti emotivi infantili.

 

Il nostro Ego, di fronte all'idea di lasciare andare con accettazione, scalpita insofferente come un bambino capriccioso, si dimena ribelle e per la paura di perdere quelle che ha sempre reputato fossero le sue sicurezze, si attacca o resta attaccato alle persone anche se lo feriscono o lo hanno sempre ferito, alle situazioni professionali in cui non si riconosce più, o in cui non si è mai riconosciuto, perchénon in linea con i propri valori, o lavori che ormai non lo stimolano più, portandolo a sentirsi un vegetale inerme.

Questo perché l'Ego non vuole accettare la chiusura di alcuni cicli, il termine di alcune situazioni deleterie, la fine delle relazioni, il trovarsi a stare da solo con sé stesso e avviare un processo di trasformazione interiore.

Per la paura dell'ignoto, per il suo bisogno di controllo, per la paura di affrontare il proprio vuoto, interiore ed esistenziale, per il timore di guardare in faccia la propria ombra e mettere le mani nel proprio fango, per il terrore di entrare in contatto con la propria angoscia di morte e sentir bruciare le proprie ferite emotive, l'Ego si attacca alle persone e alle situazioni, per soddisfare apparentemente il bisogno illusorio della mente di avere delle pseudo-certezze.

Il nostro Ego si rifiuta in tutti i modi di morire a sé stesso, per farci rinascere come un’Araba Fenice dalle nostre ceneri come individui più forti di prima, perché si è più a contatto con la nostra verità interiore.

Ci spinge così a perpetrare l'adozione di atteggiamenti tossici, che ci portano a farci del male con le nostre stesse mani, divenendo noi i veri carnefici di noi stessi, attraverso l'evitare di fare scelte giuste per il nostro benessere e l'astenersi dal compiere atti concreti in quella direzione.

Il nostro Ego così, avvitato su sé stesso, con i paraocchi sul mondo ed uno sguardo limitato che non riesce ad andare oltre il suo stesso naso, non riesce ad ascoltare i sussurri dell'Anima e fa fatica a fidarsi della sua saggezza onnisciente, affidandosi a lei e al Divino.

Così si ha la tendenza ad inchiodarsi, a fissarsi, raccontandosela e riempendosi di alibi razionali, continuando a stare all'interno di situazioni che, anche se ormai puzzano di marcio, perché si è all'interno di putride paludi maleodoranti da tempo, danno comunque la sensazione illusoria di un qualcosa di conosciuto, di certo, di facilmente gestibile e, dunque, paradossalmente, rassicurante e tangibile.

L' Anima cerca di farsi ascoltare dall'Ego in tutti modi, sia dall'interno che dall'esterno, per guidarlo laddove sa che la persona starà meglio.

Lo fa anche attraverso l'attrarre a sé determinati eventi e nuovi incontri, per aprigli gli occhi su ciò che ha dentro, sui suoi bisogni insoddisfatti, sui suoi desideri repressi, per metterlo a contatto con una realtà diversa da quella che ha conosciuto fino a quel momento e accompagnarlo verso ciò che è meglio per il suo benessere.

In questi casi la nostra Anima, la nostra scintilla divina, fiammella di una Fiamma più grande, la nostra divinità interiore connessa all'Energia Universale, sapendo tutto ancora prima di incarnarsi, come un genitore amorevole, come un Angelo Custode, come un'emanazione di Dio Padre/Madre, tenta di comunicare al nostro Ego, al nostro Bambino Interiore ferito, che è giunto il momento di lasciare andare, è giunta l'ora di andarsene da quella situazione, è giunto il tempo di levare l'ancora per esplorare altri lidi, andando alla scoperta di nuovi mondi sconosciuti dentro e fuori di sé, per entrare in contatto profondamente con ciò che si è diventati, a crescita avvenuta, e compiere ciò che si sente più vero per realizzare la propria felicità.

In questi casi, l'Anima sta chiedendo all'Ego di fare il "Salto della Fede",un salto nel vuoto di fronte alla paura del cambiamento, senza che abbia certezze illusorie a cui aggrapparsi.

La persona è chiamata così ad ascoltarsi profondamente ed è invitata dall'Anima e dal suo Piano Divino a sostenere una grande Prova Spirituale, conscia di tutte le paure che potrebbero emergere di fronte al nuovo, ma consapevole che l'affidamento all'Anima porterà ad un benessere di gran lunga superiore, rispetto a quanto voluto dalla cecità dell'Ego.

FRANCESCA DI SARNO

(11.1.2024)

 

  • Quante volte ti sei trovato a vivere queste situazioni?
  • Quanto hai sofferto nell'arrancare a camminare con uno zaino pieno di macigni sulle spalle, abituato ad una routine pesante?
  • Non sarebbe meglio trovare gli strumenti per camminare con leggerezza nelle strade della vita, liberandoti delle tue zavorre!?
  • Quanto fai fatica a lasciare andare le relazioni tossiche in cui ti trovi a vivere?
  • Quanto ti è difficile imparare a stare bene sui tuoi piedi e sentirti forte sulle tue gambe vivendo da single?
  • Quanto valore ha ai tuoi occhi il tuo benessere?
  • Quanto tempo sprechi in situazioni che sono ormai giunte al capolinea?
  • Non sarebbe più proficuo invece investire il tuo tempo prezioso in situazioni nuove che ti potrebbero portare una bella linfa vitale!?

Tutto questo è ciò su cui lavoro con le persone che ho guidato attraverso i miei PERCORSI INDIVIDUALI e i risultati li stanno vivendo sulla loro pelle nella loro vita sempre di più.

Da settembre ho creato il PERCORSO INDIVIDUALE TRIMESTRALE

"DA SGUARDI SPENTI A CUORI ACCESI"

che conduco con un approccio olistico integrato con le Tecniche Energetiche per sbloccare in profondità presso il Centro Olistico QUANTUMIRYS a Roma nord (Labaro) o online su Zoom.

Attraverso questo percorso accompagno per mano le persone che sono stanche di essere ferite per via di un senso di abbandono, rifiuto, umiliazione, tradimento, ingiustizia o che vivono in relazioni che le rendono infelici, a:

  • Ritrovare la loro SERENITÀ
  • Acquisire maggiore FORZA, FIDUCIA e SICUREZZA
  • Imparare ad AMAR-SI

per essere FELICI sia da sole che in coppia.

In sostanza le aiuto a rinascere dalle proprie ceneri come l'Araba Fenice, entrando in contatto con la propria Anima, per riprendere in mano la propria vita e farne un capolavoro.

CONTATTAMI

al 340 5888 027 o via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

per CANDIDARTI al PERCORSO INDIVIDUALE

che partirà a metà Gennaio.

I posti sono limitati!

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Francesca Di Sarno
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