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"COSA VUOL DIRE LAVORARE SU DI SE'?"
- Francesca Di Sarno
Molto spesso le persone che vogliono lavorare su di sé sono spinte dalla loro sofferenza che le porta a mettere il focus sui sintomi che vivono rispetto a ciò che è successo a loro.
Stanno male e si sentono vittime della situazione, schiacciate da quanto sentono di aver subito.
Lavorano così sulle proprie ferite emotive, sulle cause profonde che le hanno generate, che le hanno portate a manifestare gli effetti nel loro quotidiano attraverso situazioni generate dalla risonanza con la loro energia personale.
In tutto ciò non si soffermano quasi mai a riflettere sia sulle dinamiche che personalmente loro hanno messo in scena, irretite e mosse da un copione inconscio, sia sulle azioni che hanno fatto,
che le hanno portate a causare sofferenza agli altri, generando di conseguenza sofferenza anche a sé stessi.
Attuando così una forma di autoboicottaggio che le porta a stare male.
D'altronde fintantoché non si lavora sulla destrutturazione delle proprie maschere, per aprire il cuore e lasciare emergere la propria Anima, non si arriva a percepire il senso di interconnessione profonda con l'altro da sé.
Non si comprende, non si sente in profondità che se ferisco qualcuno, sto ferendo anche me stesso.
"Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te"
"Chi semina vento, raccoglie tempesta"
"Chi di spada ferisce, di spada perisce"
"Ama il prossimo tuo come te stesso"
Questi sono alcuni del messaggi che la Spiritualità e il Cristo ci hanno trasmesso per imparare ad amare noi stessi e gli altri.
Ritengo che sia molto importante che le persone acquisiscano realmente una consapevolezza reale sull'individuazione
di quali sono i propri comportamenti disfunzionali che creano sofferenza agli altri, in modo tale da uscire dal proprio Ego, per modificarli per il proprio bene e quello degli altri.
Se tu riuscissi a concepire il fatto che,
oltre a lavorare ad esempio sulla tua ferita da abbandono, emersa in seguito ad un evento particolare, tu riuscissi a vedere e comprendere che tipo di energia hai messo nel campo, che ti ha fatto ottenere come naturale conseguenza quella data dinamica, ovvero che tipo di seme hai gettato nella terra per ottenere un'erbaccia,
arriveresti a renderti conto di quanto sia importante uscire dal ruolo di vittima, per sviluppare sempre più la capacità di prenderti la responsabilità delle tue azioni e scelte di vita.
Questo ti permetterebbe di fare un salto quantico verso una migliore versione di te stesso, senza reiterare comportamenti deleteri per te e gli altri.
Questo apportebbe un notevole senso di integrazione interiore, accrescendo una maggiore consapevolezza di sé per imparare a relazionarsi meglio con gli altri.
FRANCESCA DI SARNO
25.12.2022