Diario di Bordo

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Cronache di un viaggio esotico e di un viaggio interiore

Diario di bordo - "Thailandia del nord"

Diario di bordo - "Thailandia del nord"

  • Francesca Di Sarno

In quel di Koh Samui e Bangkok sono stata in forte connessione con me stessa

Chang Rai e Chang Mai, 17-20 agosto 2018

...percependo come la mia vena creativa attraverso la scrittura fosse notevolmente stimolata. A Chiang Rai invece ho fatto parte di un tour di ragazzi italiani provenienti dal nord, dal centro e...

In quel di Koh Samui e Bangkok sono stata in forte connessione con me stessa...

Chang Rai e Chang Mai, 17-20 agosto 2018

 

...percependo come la mia vena creativa attraverso la scrittura fosse notevolmente stimolata. A Chiang Rai invece ho fatto parte di un tour di ragazzi italiani provenienti dal nord, dal centro e dal sud della nostra penisola con cui si è creato uno scoppiettante clima di leggerezza e divertimento condito con tante risate. Colgo l'occasione per salutarli e ringraziarli per i momenti spensierati trascorsi insieme! È stato divertente fare il giro nel paese in "trisció", una sorta di risciò con tre ruote guidato da vecchietti sui 75-80 anni, che avevano tutta la mia ammirazione per la forza e la grinta con cui pedalavano su strade dissestate.

Nei dintorni di questo paese abbiamo visitato molti templi, tra cui il "Tempio Bianco" Wat Rong Khun, con uno stile sui generis che mi ha ricordato molto Gaudi' per lo stile eccentrico. Si discosta per l'originalità e il colore dagli altri templi tradizionali. L'ho molto apprezzato. Per giungere ai templi siamo passati in mezzo ad una rigogliosa natura e saliti sulle montagne, a volte con il pullman, a volte nei punti più impervi con taxi aperti dietro che ricordavano le camionette dei tempi della guerra...Ormai, passando da un tempio ad un altro, nel gruppo riecheggiava uno slogan comico ispirato al film di Verdone "e mettiti le scarpe e togliti le scarpe..io gliele taglierei quelle scarpe!"

Tornando seri. Sono rimasta molto attratta dalla dimora della Regina Madre che unisce lo stile dello chalet svizzero alle influenze dello stile Lanna. Si trova in mezzo ad un parco colmo di fiori molto curati. Inoltre, sono rimasta colpita dalla sua personalità molto umile e semplice e aperta agli altri, nonostante rivestisse un ruolo importante. Lei, una donna comune, si era all'epoca innamorata del principe di allora con cui si è poi sposata. Nonostante questo matrimonio importante la Regina Madre ci ha sempre tenuto molto a mantenere un profilo basso e a non sfociare nel lusso. Vicino alla Villa Reale sono stata nel meraviglioso giardino botanico-jungla dove mi sono dilettata ad attraversarlo passando da un ponte tibetano all'altro. Che belle emozioni!

Per non parlare della gita sul fangoso fiume Mae Kok su un'imbarcazione tipica alta circa 50 centimetri alla scoperta di una vegetazione avvolgente e intricata.

Che senso di avventura! Devo ammettere che in queste occasioni emerge fortemente il mio spirito da Indiana Jones! Un'altra visita interessante è stata quella al villaggio delle Donne Karen, le famose "donne giraffa" di origine birmana, giunte senza documenti in Thailandia e stanziatesi sulle colline al confine con il Myanmar. Sono caratterizzate da tanti anelli intorno al collo che iniziano a mettere dai 5-6 anni di età. Vivono con le loro famiglie in condizioni disagiate in capanne di paglia e fango all'interno di una riserva nei pressi di Chiang Rai. Domani sarà il mio ultimo giorno qui...

Francesca Di Sarno
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